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    La Commissione europea su proposta del commissario con delega all'industria e all'imprenditoria Antonio Tajani e del commissario per la salute e la tutela dei consumatori Tonio Borg ha adottato un pacchetto di proposte finalizzate a migliorare la sicurezza dei prodotti di consumo che circolano nel mercato unico e a potenziare la sorveglianza del mercato per tutti i prodotti non alimentari, compresi quelli importati da paesi terzi.

    La proposta di Regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti fissa le regole per assicurare la tracciabilità degli stessi introducendo quindi disposizioni sull'etichettatura d'origine (c.d. Made In), in particolare all'art. 7, per tutti i prodotti destinati al consumo (si badi bene non alle imprese), salvo quelli alimentari o farmaceutici, già disciplinati da altri regolamenti settoriali.

    Il Commissario Tajani ha dichiarato:

    Il consumatore verrà posto in grado di sapere esattamente cosa compra grazie a un'etichettatura in grado di identificare chiaramente le caratteristiche del prodotto...Solo in questo modo saremo in grado, in caso di pericolosità del bene, di risalire all'autorità di sorveglianza del mercato del Paese dove è stato fabbricato e identificare le misure necessarie per bloccarne la circolazione. Responsabilizzando ulteriormente autorità di controllo e produttori. Per i beni prodotti in Europa, l'impresa potrà scegliere se indicare genericamente il "Made in Europe" o più precisamente, ad esempio "Made in Germany" o "Made in Italy".

    Questa disposizione risulta compatibile con le regole WTO, in quanto non discriminatoria, applicandosi a tutte le merci UE e anche non UE, differenziandosi così con la proposta sul Regolamento "Made in", ora ritirata.

    "Quella proposta aveva come base giuridica l'art. 133 del Trattato, oggi 207, quello che disciplina la competenza dell'Unione europea in materia di politica commerciale. La proposta di oggi è invece basata sull'art. 114, che consente il ravvicinamento di legislazioni per l'instaurazione e il funzionamento del mercato interno".

    Confindustria, per tramite di Lisa Ferrarini, presidente del comitato tecnico per il Made in Italy, ha espresso la massima soddisfazione per l'importante passo avanti della Commissione UE, tutto ciò rappresenta un riconoscimento per la battaglia portata avanti in questi 10 anni sul tema.

    La proposta di Regolamento dovrà passare il vaglio di Consiglio e Parlamento europeo. L'entrata in vigore della nuova normativa entro il 2015.

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