La Corte di giustizia dell'Unione europea si è recentemente pronunciata in merito al calcolo del contenuto di sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) negli articoli composti da più articoli e del limite dello 0.1% al di sopra del quale scatta l'obbligo di notifica.
La Corte ha concluso che ai fini dell'applicazione dell’articolo 7, paragrafo 2, del REACH "spetta al produttore determinare se una sostanza estremamente preoccupante identificata conformemente all’articolo 59, paragrafo 1, di tale regolamento, come modificato, sia presente in una concentrazione superiore allo 0,1% peso/peso di ogni articolo che produce, e all’importatore di un prodotto composto da più articoli determinare per ogni articolo se tale sostanza sia presente in una concentrazione superiore allo 0,1% peso/peso di tale articolo".
Ai fini dell’applicazione dell'articolo 33, "spetta al fornitore di un prodotto composto da uno o più articoli che contengono una sostanza estremamente preoccupante, identificata conformemente all’articolo 59, paragrafo 1, di tale regolamento in una concentrazione superiore allo 0,1% peso/peso per articolo, informare il destinatario e, su richiesta, il consumatore, circa la presenza di tale sostanza, comunicando loro, quanto meno, il nome della sostanza in questione."
In sostanza, viene rigettata l’interpretazione secondo la quale la soglia dello 0,1% può essere valutata in rapporto al peso dell’intero articolo complesso, e viene invece accolta la posizione per cui ogni singolo articolo che compone il prodotto deve rispettare questo requisito.
Questa decisione potrebbe comportare difficoltà applicative aggiuntive soprattutto rispetto all’importazione di prodotti complessi nei quali appare molto difficoltoso risalire la catena di fornitura. La principale criticità riguarda la difficoltà di ottenere informazioni e di assicurarne la validità da parte dei fornitori extra-UE ai fini del rispetto delle prescrizioni REACH
Confindustria sta lavorando a un documento che possa rappresentare queste difficoltà nei confronti dell’Autorità competente Reach nazionale, in modo che possano essere portate anche a livello europeo.
La sentenza della Corte è disponibile al seguente link:
http://old.eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:62014CJ0106:IT:HTML
Per maggiori informazioni, si prega di contattare l’ufficio ambiente.