È stato presentato al Teatro Grassi in via Rovello, il Report «(Eco) Sistema Design Milano», primo capitolo di un più ampio progetto ideato e promosso dal Salone del Mobile, con la supervisione scientifica del Politecnico di Milano, che ha l'obiettivo di misurare l'impatto del Salone e della Settimana del design a esso collegata sulla città e sul territorio lombardo in senso più ampio, istituendo un Osservatorio permanente sull'evento.
“L’obiettivo di questo Report è la condivisione di dati e interpretazioni, a servizio dell’intera cittadinanza, per informare con maggiore consapevolezza le strategie che devono guidare il futuro, già da oggi” afferma Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano. “I risultati di questa esplorazione restituiscono, una prima fisionomia di un ecosistema vitale, che distingue, nella sua complementarità e sinergia con il territorio, ciò che accade ogni anno ad aprile a Milano da quanto accade in altre fiere e design week nel mondo. La sfida principale – da affrontare con la città, in tutte le sue istanze – è mantenere saldo il potere attrattivo dell’evento, mantenendo alta la qualità dell’offerta e, nello stesso tempo, risolvendo quelle criticità latenti che caratterizzano gli eventi di questa portata. Il Salone – dopo la pandemia – ha affrontato più di una sfida: la più importante – dopo il lento ritorno alla “normalità” – è stata la spinta ai processi di internazionalizzazione, che ci impegna 365 giorni l’anno. Il risultato l’abbiamo visto ad aprile, quando Milano è tornata a essere un palcoscenico intercontinentale, grazie a un Salone che, per presenze, ha superato ogni aspettativa: un traguardo ma anche un punto di ripartenza, raggiunto grazie all’impegno della filiera industriale del legno-arredo, che ogni anno scommette sulla Manifestazione, contribuendo, insieme al palinsesto di eventi in città, alla leadership di Milano, Capitale del design. In un contesto di mercati instabili e crisi geopolitiche, anche il nostro ecosistema, per guardare al futuro, deve mantenere un suo equilibrio, con una condivisione di obiettivi tra attori pubblici e privati, e una strategia di “se, si” invece di “no, perché”, come suggerito dal sociologo Charles Landry tra i massimi esperti internazionali in città creative, a cui abbiamo affidato l’apertura dell’incontro di presentazione del Report, uno strumento nato per essere messo a disposizione di tutti i decision maker cittadini con cui vogliamo riflettere e agire insieme per informare al meglio il domani”.
37 data holder, 86 fonti, 10 Tavoli di Lavoro con 130 stakeholder, 530 osservazioni sul campo. Sono solo alcuni numeri che riassumono le attività di ricerca, per conoscere, per la prima volta su base dati, dimensioni e dinamiche del grande “evento” internazionale, che ogni anno, ad aprile, genera crescita economica e innovazione, contribuendo in modo significativo all'identità di Milano, Capitale del design.A Milano è attiva la metà delle aziende di design della Lombardia, ovvero un'impresa su sette a livello italiano. Un sistema che gode, peraltro, di ottima salute, come dimostra il fatto che il numero di queste aziende è aumentato del 66% tra il 2009 e il 2023. E che trae linfa proprio dalla presenza a Milano del Salone e dalla forza della filiera che ne rappresenta il fondamento industriale.
“L’appuntamento con il Salone del Mobile.Milano rappresenta l’apice di un percorso che, ogni anno, le aziende del legno-arredo intraprendono, per mantenere la leadership riconosciuta loro a livello mondiale. Per il nostro tessuto industriale, composto da una molteplicità di imprese anche di piccole e piccolissime dimensioni, la partecipazione al Salone del Mobile ha un valore strategico ineguagliabile, quale vetrina in grado di richiamare il mondo del design nel capoluogo lombardo. Un unicum assoluto di cui le nostre aziende sono motore propulsore e al tempo stesso, fruitore finale, perché l’obiettivo primario della nostra fiera è consentire al design Made in Italy di continuare a esportare nel mondo, aprirsi a nuovi mercati e pesare sempre più sul manifatturiero italiano” ha commentato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.
“Il forte legame con la città di Milano è una delle caratteristiche che hanno fatto grande il Salone del Mobile nel mondo. E questa capacità di integrare il business fieristico con eventi culturali ha fatto scuola, anche grazie a una città aperta e capace di valorizzare le sue eccellenze. Un’iniziativa come quella di oggi coglie perfettamente nel segno: mettere a sistema tutte le energie che sono direttamente o indirettamente coinvolte nella settimana più ricca e vivace di Milano. FederlegnoArredo è pronta a fare la propria parte affinchè il dialogo fra chi crea business e chi anima la città sia sempre più sinergico”.
Feltrin ha poi ricordato come “il Salone del Mobile.Milano nacque da un gruppo di imprenditori illuminati che nel 1961, per promuovere le esportazioni italiane dell’industria dell’arredo, partorirono questa meravigliosa idea all’interno di FederlegnoArredo. La Federazione, nata nel 1945, l’anno prossimo festeggerà un traguardo davvero importante: 80 anni di storia in cui ogni imprenditore ha contribuito a far crescere un’intera filiera e allo stesso tempo ha contribuito a far crescere il Salone del Mobile.Milano. Gli 80 anni di storia della Federazione rappresentano la storia dei successi dei nostri imprenditori”.