“Grazie a tutti per essere qui a condividere con noi il momento più importante dell’anno per il design. Quello che pone la nostra filiera, le nostre imprese e la città di Milano al centro del mondo. Perché il Salone del Mobile è - e rimane - la fiera del design più importante del mondo. 61 anni di onorata carriera, di successi, superando inevitabili momenti di difficoltà”.
Queste le parole con cui Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha aperto il suo discorso durante l’inaugurazione del Salone del Mobile di Milano, alla presenza del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Negli ultimi due anni siamo stati chiamati ad affrontare cambi repentini di scenario: il covid prima e la guerra poi. Abbiamo dovuto leggere velocemente il presente per imboccare il futuro. Quindi alle tre “F” che ci rendono famosi nel mondo (Furniture - Food - Fashion) oggi vorrei aggiungere proprio la “F” di futuro.
Futuro del Salone che quest’anno con Euroluce e il nuovo modello espositivo ha saputo guardare avanti, ha ridisegnato spazi e prospettive, provando a immaginare il Salone di domani.
Futuro della nostra filiera, che esce dal 2022 con un +12,6%, ma che deve fare ancora i conti con l’instabilità internazionale che si riflette sui mercati, l’inflazione che erode il potere d’acquisto delle famiglie e una possibile crisi bancaria che ci auguriamo rimanga solo un’ipotesi.
Futuro delle nostre aziende, che rappresentano circa il 15% del manifatturiero italiano, 298mila addetti che contribuiscono al Pil nazionale con 56,5 miliardi di fatturato. Per il design – ha sottolineato Feltrin –siamo il primo Paese in Europa per numero di aziende, addetti e fatturato, davanti a Francia e Germania.
Futuro dei nostri prodotti, che realizziamo in maniera sempre più sostenibile, unendo rispetto dell’ambiente e competitività, utilizzo del legname nazionale e valorizzazione delle economie locali e dei territori montani.
Futuro del nostro saper-fare. I numeri parlano chiaro, manca manodopera, specializzata e non. Dobbiamo essere più attrattivi per i giovani, fare rete con il mondo dell’istruzione, creare opportunità, valorizzare gli ITS e le scuole professionali.
Tutto questo per dire – conclude Feltrin – che fra i compiti di una Federazione, che ho l’onore di rappresentare, c’è proprio quello di provare a disegnare, insieme agli associati, il futuro del settore.
Un compito non sempre facile. Anzi.
Ma avere qui il Presidente del Consiglio e gran parte dei ministri, ICE, le istituzioni regionali e cittadine, Fiera Milano, gli imprenditori, la stampa e un pubblico che arriva da tutto il mondo, ci dice che non siamo soli a pensare a questo futuro.
Buon Salone a tutti”.