La norma di prodotto per il compensato è la UNI EN 636.
Il compensato è generalmente classificato in base alla specie legnosa usata per comporre le facce del pannello, all'aspetto superficiale della facce stesse, alla composizione (omogeneo o misto), al tipo e alla classe di incollaggio, in funzione delle caratteristiche climatiche dell'ambiente di posa in opera (per uso in ambiente secco, umido o esterno), in base alla durabilità naturale del legno (intesa come resistenza agli agenti del biodegradamento) e al tipo di impiego (strutturale o meno).
L'insieme delle suddette variabili è in grado di determinare le caratteristiche estetiche e prestazionali del prodotto e le sue destinazioni commerciali preferenziali.
La classe di qualità del compensato è determinata sulla base di un esame visivo dell'aspetto superficiale delle facce del pannello, facendo riferimento alle norme UNI EN 635.
Il compensato è generalmente fornito in varie possibili combinazioni qualitative.
IMPIEGHI STRUTTURALI
A differenza di altri pannelli a base di legno, a causa delle numerose variabili che influenzano e concorrono a determinare le prestazioni del compensato, non sono attualmente disponibili norme europee che riportano i valori caratteristici di questa tipologia di pannello.
La loro derivazione e dichiarazione, che risulta di fondamentale utilità a supporto della progettazione e verifica strutturale in conformità all'Eurocodice 5, è lasciata alle singole aziende produttrici.
A questo riguardo, tuttavia, per i principali spessori di compensato di pioppo di produzione nazionale sono disponibili i risultati dello studio commissionato da Assopannelli all'Università di Trento: “Prodotti a base legno per impieghi strutturali: il compensato di pioppo italiano”.