Rendere la filiera maggiormente resiliente e garantire una maggior competitività di tutto il tessuto industriale: questo l'obiettivo della modifica legislativa voluta dal comparto delle prime lavorazioni, costruttori e produttori di legno lamellare e Xlam, promossa da Assolegno di FederlegnoArredo. Un lavoro di sensibilizzazione politica che parte da lontano: era il 2015 quando si è cominciato a dialogare con i ministeri competenti per permettere la conversione da rifiuti a sottoprodotti degli scarti di legno "incollato", incentivando di fatto la modifica legislativa del Testo Unico sull'Ambiente.
Oggi, dopo un lavoro incessante di dialogo con la parte istituzionale del Paese, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha firmato lo "Schema di regolamento relativo all'inserimento del legno lamellare in forma di cippato nell’elenco delle biomasse di cui all’Allegato X del D.lgs 152/2006".
Nel dettaglio, il regolamentoè finalizzato a modificare il Testo Unico “Ambiente”, inserendo gli scarti di legno lamellare, compensato di tavole (Xlam) e il legname da falegnameria (incollato con adesivi di tipo vinilico, poliuretanico o melaminico) nell’elenco dei sottoprodotti, non ascrivendoli più all’interno dei “rifiuti”.
La nuova norma - appena firmata dal ministro - consente, in pieno accordo con i principi di economia, la combustione di tali scarti di lavorazione, individuando altresì le condizioni e le caratteristiche da rispettare, in modo da garantire l’adeguato livello di tutela contro l’inquinamento nonché la semplificazione legislativa fortemente voluta dal comparto industriale interessato.
A breve il testo in Gazzetta Ufficiale con una ulteriore nota di approfondimento a cura dell’Associazione.