• Il Carbon-Farming: uno strumento verso l’obiettivo della Carbon Neutrality

    26 luglio 2023

    Il Carbon-Farming: uno strumento verso l’obiettivo della Carbon Neutrality

    26 luglio 2023

    Una mattina di approfondimento e dialogo tra mondo accademico (qui la videoregistrazione dell’evento), enti certificatori, comunità scientifica, associazioni di rappresentanza, istituzioni e imprese, ha concluso pubblicamente il progetto LIFE C-Farms, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE per la lotta al cambiamento climatico.

    Obiettivo del progetto è stato quello di definire una metodologia di calcolo robusta e trasparente per la contabilizzazione del potenziale di carbonio nei suoli agricoli, al fine di valorizzare – anche economicamente – le imprese che intraprendono un percorso di transizione ecologica utilizzando le pratiche di Carbon Farming.

    Il progetto ha identificato un repertorio di pratiche agricole che consentono di massimizzare lo stoccaggio di carbonio nel suolo, riducendo le emissioni in atmosfera, responsabile del drammatico cambiamento climatico in atto in Europa. Questo repertorio di pratiche è accompagnato da una metodologia di calcolo, che di ciascuna valuta potenziale e applicazione concreta, in relazione ai diversi tipi di suolo e alle coltivazioni agricole a cui il terreno è destinato.

    Un approfondimento è stato dedicato alla filiera pioppicola, andando ad analizzare il carbonio stoccato sia nel suolo agricolo, sia nella biomassa legnosa, fino – attraverso la metodologia del Lifecycle assessment – alla trasformazione in compensato.

    L’azienda Panguaneta è stata anche selezionata dal progetto C-Farms come caso studio rappresentativo della filiera pioppicola italiana. I ricercatori dell’Università della Tuscia e del CREA Foresta Legno di Casale Monferrato hanno effettuato carotaggi e indagini per quantificare il potenziale di sink di carbonio nel suolo e lo stock di carbonio nella biomassa e nei prodotti derivati dalla lavorazione del pioppo. Un suggestivo video girato tra piantagione di pioppo e azienda riassume le evidenze della ricerca, raccontando l’intero processo: dalla coltivazione alla lavorazione e trasformazione in compensato di pioppo.

    I due principali risultati del progetto C-Farms sono stati diffusamente presentati:

    • Una proposta di schema di certificazione dei crediti ottenuti attraverso le pratiche di Carbon Farming, nel rispetto dalla proposta di regolamento presentata nel mese di dicembre 2022 dalla Commissione Europea ed oggetto di un approfondito iter di approvazione e integrazione con atti delegati.
    • Lo sviluppo del simulatore GIS-FARM, capace di raccogliere informazioni su suolo e andamento del carbonio, di facile utilizzo da parte di imprese e istituzioni, per valutare il potenziale di carbonio stoccato nel suolo, sulla base di alcuni parametri selezionabili direttamente dall’applicazione.

    Sono inoltre intervenuti Giulio Volpi, rappresentante della DG Clima della Commissione europea che ha illustrato gli obiettivi della Commissione riguardo alle tecniche di sequestro di carbonio; Alessandra Pesce, che ha raccontato il lavoro del CREA per l’istituzione del registro del carbonio agricolo e forestale; Stefano Brenna,  di ERSAF – Regione Lombardia, che ha sottolineato l’importanza del ruolo delle istituzioni pubbliche nella certificazione del carbonio; Filippo Trifiletti, di Accredia, che ha evidenziato la necessità di un sistema di certificazione basato su regole rigorose.

    Le conclusioni affidate agli imprenditori Nicoletta Azzi (Assopannelli di FederlegnoArredo) e Nicola Gherardi (Confagricoltura) hanno evidenziato il contributo che le imprese possono dare alla transizione green agricola e forestale, insieme alle richieste alle istituzioni di sistemi di certificazioni chiari, con oneri ragionevoli e commisurati ai benefici attesi, regole standard e reale supporto a chi investe in pratiche sostenibili.

    L’intervento di Nicoletta Azzi  - Consigliere incaricato di Assopannelli/FederlegnoArredo – ha rimarcato il contributo alla sostenibilità della filiera pioppicola italiana, in ottica ecosistemica.

    “La pioppicoltura italiana è una pratica che ha fatto della sostenibilità ambientale il suo principio guida: dalla coltivazione certificata secondo gli standard forestali PEFC e FSCalla trasformazione in compensato evitando ogni spreco, con l’utilizzo degli scarti a fini energetici. È una filiera a kilometro zero, attenta e rispettosa dell’impatto ambientale in ogni fase di lavorazione, fino al prodotto finito che consente di stoccare carbonio per molti anni, evitandone il rilascio in atmosfera. Il progetto LIFE C-Farms ha consentito di mappare in dettaglio le aree pioppicole oggi presenti in Lombardia, evidenziandone il contributo positivo alla lotta al cambiamento climatico, alla biodiversità ed alla bellezza paesaggistica.”

    Gli atti dell’evento sono disponibili a questo link, scorrendo la pagina fino in fondo.



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