Con la riclassificazione della formaldeide come cancerogeno, divenuta operativa a inizio 2016, molte aziende del legno arredo si sono trovate a rivedere il proprio documento di valutazione dei rischi, in mancanza di un vero e proprio limite normativo che aiutasse a guidare questa valutazione.
Sul tema della valutazione del rischio di esposizione alla formaldeide, FederlegnoArredo è intervenuta nel 2017 con una propria linea guida basata sull’opinione dello SCOEL e sulla prima indicazione ufficiale sorta a livello regionale, da parte di Regione Lombardia.
Nel corso del tempo altre amministrazioni hanno fornito i loro pareri sul tema con i quali le aziende devono sempre confrontarsi.
Oggi registriamo una novità positiva che potrebbe portare a una maggiore uniformità di giudizio sia a livello nazionale che a livello europeo.
La Commissione Europea, nell’ambito della revisione periodica della Direttiva Cancerogeni (Direttiva 2004/37/UE), ha infatti pubblicato una proposta di modifica mirata a stabilire nuovi limiti per 5 sostanze, tra cui la formaldeide.
I limiti proposti dalla Commissione Europea quelli indicati nella raccomandazione del Comitato Scientifico per i limiti di esposizione professionale (SCOEL), pertanto
- 0,37 mg/m³ (0,3 ppm) sulle 8 ore (TWA)
- 0,738 mg/m³ (0,6 ppm) sulle esposizioni brevi (STEL – 15 minuti – limite da non superare)
La proposta della Commissione, prima di arrivare ad approvazione, deve seguire un percorso legislativo di confronto con Consiglio e Parlamento Europeo, durante il quale potrà subire delle modifiche anche sostanziali. L’ufficio Relazioni Istituzionali è impegnato a seguire l’iter decisionale rappresentando gli interessi della Federazione sia presso il governo nazionale che presso i deputati europei che seguiranno l’argomento. Riteniamo però che le aziende associate debbano essere messe immediatamente al corrente di questi sviluppi normativi europei che impattano fortemente sulle procedure aziendali.
Ricordiamo che anche in presenza di un limite europeo, è sempre possibile per uno stato membro richiedere limiti più stringenti, ma ci auguriamo che la presenza di un limite autorevole, riconosciuto a livello europeo, possa ridurre le differenze di interpretazione a livello nazionale e europeo.
Maggiori informazioni sullo stato di avanzamento di questa proposta saranno fornite nei prossimi mesi.
Ulteriori informazioni possono essere richieste all’ufficio Ambiente
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tel. 0280604386