La Sentenza assume i contenuti del decreto ministeriale attuativo dedicato al Glossario delle Opere Realizzabili senza il titolo edilizio che, al n.50 del Glossario cita in particolare le tende a pergola, ovvero, per comune esperienza, strutture di copertura di terrazzi e lastrici solari, di superficie anche non modesta, formate da montanti ed elementi orizzontali di raccordo e sormontate da una copertura fissa o ripiegabile formata da tessuto o altro materiale impermeabile, che ripara dal sole, ma anche dalla pioggia, aumentando la fruibilità della struttura. Si tratta quindi di un manufatto molto simile alla tettoia, che se ne distingue secondo logica solo per presentare una struttura più leggera.
Al contrario abbiamo l’art. 10 comma 1 lettera a) del T.U. 380/2001, cheassoggetta invece al titolo edilizio maggiore, ovvero al permesso dicostruire, “gli interventi di nuova costruzione”.
La sentenza quindi impone chiara una conseguenza: non è possibile affermare in assoluto che la tettoia richiede, o non richiede, il titolo edilizio maggiore e assoggettarla, o non assoggettarla, alla relativa sanzione senza considerare nello specifico come essa è realizzata. In proposito, quindi, l’amministrazione ha l’onere di motivare in modo esaustivo, attraverso una corretta e completa istruttoria che rilevi esattamente le opere compiute e spieghi per quale ragione esse superano i limiti entro i quali si può trattare di una copertura realizzabile in regime di edilizia libera.
Assotende ritiene utile questa Sentenza e la considera un primo riscontro delle finalità che il Decreto relativo al Glossario vuole perseguire e permettere. Ricordiamo ai Soci l’importanza di operare nel rispetto dei Diritti di Terzi e nelle indicazioni della PPAA così che sia sempre evidente la professionalità dei Soci e degli operatori qualificati di settore.
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