Il taglio del nastro ha aperto l'edizione numero 62 del Salone del Mobile. Da sempre luogo di incontro, relazione e business, la manifestazione riunisce nel corso della settimana le principali innovazioni e sperimentazioni della design industry. Presenti nella giornata di inaugurazione il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, quello all'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e quello al Turismo, Daniela Santanché.
La presidente del Salone del Mobile, Maria Porro, ha espresso ottimismo evidenziando l’importanza delle biennali e la qualità dei prodotti esposti, con un occhio di riguardo per la sostenibilità ambientale e il networking commerciale. Ha spiegato che "il Salone è più che mai una città intercontinentale, la parola chiave è evoluzione", e il modo migliore per reagire "a un momento complesso. Il Salone è stato il primo evento internazionale in presenza dopo la pandemia. E ci aspettiamo un grande successo, anche per le biennali della cucina e del bagno, con un'alta qualità di prodotti, nel rispetto del pianeta, e una grande piattaforma di networking commerciale".
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha sottolineato il fatto che "dimostriamo ogni anno con questo evento di poter difenderci e progredire. Le aziende presentano questa vetrina con tutto il meglio fatto durante l'anno nel processo di ricerca e sviluppo". Passi avanti, ha aggiunto, sono stati fatti: sulla sostenibilità "si racchiude la sfida del futuro su cui non possiamo tirarci indietro". Su questo tema, ha evidenziato Feltrin, "stiamo facendo un grande lavoro di sensibilizzazione alle imprese, soprattutto per quanto riguarda i giovani".
Il Salone è "un evento che, ogni anno, fa di Milano il punto di riferimento mondiale per la creatività", ha detto il sindaco Beppe Sala: "Si innesta su storia e tradizione uniche. Patrimonio prezioso che dobbiamo però alimentare anno dopo anno. Dobbiamo continuare a fare un lavoro condiviso tra imprese e associazioni, con al centro il settore casa e arredamento, affermato nel mondo. Nulla è conquistato in eterno, siamo sempre molto attenti".
Salone del Mobile come motore economico e culturale anche secondo l’analisi del presidente della Regione, Attilio Fontana. "Il Salone del Mobile è molto più di un evento fieristico, un vero e proprio motore economico e culturale per Regione Lombardia. Sostenibilità e innovazione sono ormai al centro delle agende pubbliche e anche grazie a questo comparto saremo capaci di raggiungere obiettivi importanti nelle cosiddette transizioni ecologica e digitale".
Per la ministra del turismo Daniela Santanché, il Salone "è un grande aiuto e un volano per il turismo internazionale. L'intero comparto turistico di tutte le fiere, ogni anno, attiva un valore aggiunto di 10 miliardi di euro e genera un valore aggiunto di quasi 5 miliardi. Inoltre, il comparto delle fiere per il turismo aiuta a destagionalizzare, perché le fiere non sono mai nei periodi canonici delle nostre vacanze. Questo significa anche stabilizzare i nostri lavoratori".
Per il ministro delle imprese, Adolfo Urso, "al centro della nostra attenzione ci sono le imprese, le persone che fanno, e il Made in Italy in quanto eccellenza e avanguardia del prodotto e delle imprese e voi siete tutto ciò che vogliamo rappresentare. È rappresentativo che il Salone del Mobile si apra dopo la Giornata del Made in Italy: è questa la storia, la natura e il futuro italiano. Proprio per questo, abbiamo celebrato la Giornata del Made in Italy per rendere onore a chi non se mai arreso alla vulgata della globalizzazione". Urso ha anche parlato di Europa e di quanto siano fragili le catene del valore: "Oggi con la guerra intorno all'Europa si è diventati più consapevoli che occorre cambiare la politica industriale europea per passare dall'Europa dei consumatori all'Europa dei produttori". Il che significa anche maggiori tutele "dalla concorrenza sleale e dalla contraffazione, unico modo per garantire gli standard sociali e ambientali".
Più tutele per i produttori europei, e anche meno vincoli. A questo proposito il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, ha ricordato che tra le sfide del settore c'è il regolamento di attuazione della direttiva europea sulla deforestazione all'esame di Bruxelles e che preoccupa non poco perché "obbligherebbe le aziende del settore a oneri burocratici in molti casi impossibili da attuare", specie per le piccole aziende. Un allarme condiviso dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha promesso di impegnarsi per uno slittamento dei tempi: "Ci siamo confrontati tra ministri europei sul tema. In questo momento di grande criticità internazionale e di aumento dei costi delle materie prime, di trasporto, se ci fosse del tempo un po' più dilatato per realizzare gli obiettivi strategici non crediamo sia sbagliato".