A partire dal 30 agosto 2018 sono in vigore nuovi obblighi di informazione per chi vende prodotti in California. Oltre all’obbligo del TSCA Title VI – CARB2 in tutti gli Stati Uniti, infatti,è entrata in vigore una revisione della normativa californiana “Proposition 65” con nuovi obblighi di informazione a carico delle imprese.
È disponibile la registrazione del webinar condotto del 18 luglio organizzato con UL
https://connect.ul.com/EF-ENV-REG-WB-180718-Prop65-OnDemand-Webinar-in-Italian_LP-On-Demand.html
Per accedere al video è necessaria una breve registrazione.
A seguito del webinar è stato predisposto anche un documento di Domande e Risposte per dare un riscontro a tutti i quesiti emersi durante il webinar che trovate allegato a questa notizia.
Alcune informazioni sulla Proposition 65
Proposition 65 è una regolamentazione esistente da circa 20 anni nello stato della California che impone ai produttori, nel caso in cui i propri prodotti contengano sostanze ritenute pericolose dallo stato della California, precisi obblighi di informazione.
Questi obblighi riguardano più di 900 sostanze, tra cui la formaldeide e alcune altre utilizzate anche nel settore dell’arredamento.
Diversamente dal TSCA Title VI – CARB2, lo scopo della Proposition 65 non è quello di porre dei limiti di emissione, ma solo quello di assicurare che i consumatori siano adeguatamente informati rispetto alle sostanze contenute nei prodotti.
Nella nuova versione sono cambiati i contenuti minimi dei messaggi che il produttore deve fornire. Sono stati anche elaborati degli avvisi specifici per alcune sostanze, tra cui la formaldeide nei prodotti di arredo.
Mentre prima era sufficiente inserire una nota generica circa la presenza di una sostanza ritenuta pericolosa, ora la quantità di informazioni obbligatorie è aumentata. Il regolatore californiano ha anche predisposto dei modelli di comunicazione che possono essere adottati dalle aziende e che mettono al riparo da possibili contestazioni. Ogni azienda può scegliere di adempiere con avvisi diversi, che devono però essere riconosciuti come sufficienti in caso di contestazioni.
La norma prevede che se un inquinante presente nella lista è contenuto in un prodotto, gli avvisi di segnalazione devono essere applicati al prodotto (e anche negli store in cui è venduto) a meno che l’esposizione non sia più bassa di una soglia che viene identificata nella normativa stessa.
Per ulteriori informazioni potete contattare l’Ufficio ambiente di FederlegnoArredo