Il 1 Settembre 2017 è partito il progetto EFFIGE (Environmental Footprint For Improving and Growing Eco-efficiency) finanziato dall’Unità LIFE della Commissione Europea nell’ambito del bando 2016, dedicato a progetti su temi di carattere ambientale e naturale e volto al miglioramento dell’impronta ambientale di prodotti e servizi.
Indagini europee e studi nazionali evidenziano come il mercato richieda prodotti sempre più sostenibili: il progetto Life EFFIGE è finalizzato a rispondere a questa esigenza attraverso la sperimentazione all’adozione della Product Environmental Footprint (PEF) un metodo di calcolo dell’impronta ambientale di prodotti e servizi promosso dalla Commissione Europea con la Raccomandazione 179/2013/UE, supportando lo sviluppo di nuovi strumenti e metodologie di comunicazione aziendali che possano aiutare le piccole e medie imprese a essere più competitive sui mercati.
Il progetto è stato promosso dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che svolge il ruolo di coordinatore e di partner tecnico. Le attività tecniche saranno seguite da Enea, agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna.
Oltre ai due partner tecnici, partecipano a Effige, cinque organizzazioni rappresentanti settori produttivi significativi per il Made in Italy - FederlegnoArredo per la filiera del legno arredo con le 3 aziende Ares Line, Mascagni & Unifor, Assofond nell’ambito delle fonderie italiane, Consorzio Agrituristico Mantovano e Dai Carulina per il settore agroalimentare e Camst per la ristorazione - scelte per tale progetto pilota che vedrà il suo termine il 30 Giugno 2021.
Le aziende scelte lavoreranno su un “duplice binario”. Da un lato, attività più scientifiche di calcolo dell’impronta ambientale. Dall’altro, si impegneranno nella definizione di modalità e strumenti per comunicare al meglio l’impronta ambientale dei prodotti, rendendoli così più competitivi sull’attuale mercato.
Il progetto potrà servire alle aziende che operano nel settore dell’arredo da ufficio interno, ad avere un riferimento sia quantitativo che qualitativo dell’impronta ambientale dei più comuni articoli da interno, accrescendo la sensibilità e la conoscenza di un tematica, come quella ambientale, sempre più insita all’interno delle priorità della nostra società; dall’altro lato potrà risultare un elemento di maggiore trasparenza verso il consumatore finale, con la conseguente opportunità di accrescere la competitività all’interno dei mercati di riferimento.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Omar.degoli@federlegnoarredo.it
Ufficio.ambiente@federlegnoarredo.it